Pareri a confronto

COVID-19: da problema ospedaliero ad argomento “da salotto”
di GIAN PIERO SBARAGLIA

11 Febbraio 2022

Non so voi, ma si resta a dir poco basiti nell’ascoltare tramite i mezzi di comunicazione, il susseguirsi di opinioni, dati, consigli sulla pandemia. Tutte cose gridate a gran voce da eminenti esperti della nostra Italia! In più occasioni, da queste sedi, abbiamo fatto presente che le Istituzioni avrebbero dovuto “dare la parola” ad una Commissione Scientifica qualificata ed incaricarla di prendersi cura del problema e, dopo averlo per bene studiato, ne avrebbe dovuto stilare le linee guida per risolverlo, PARLANDO AD UNA SOLA VOCE!

Invece cosa è successo e sta ancora succedendo? Ognuno “va a ruota libera”; ognuno che si definisce auto conoscitore del problema (essere infettivologo molte volte non significa essere esperto della materia, pur conoscendola) e si sente autorizzato a dire la sua, quasi sempre in contrasto con l’altro, arrecando così un grave danno di immagine e di fiducia presso la popolazione, che alla fine non sa a chi dare retta, rifiutando gli ascolti, creando la classe dei “disobbedienti”, per non chiamarli “ribelli”. Ed allora niente meraviglia se si assiste, soprattutto in certi programmi televisivi, a scambi di opinioni, talora rasentando il ridicolo, tra conoscitori della materia che addirittura arrivano a sbugiardarsi a vicenda, usando in qualche circostanza, un linguaggio da uomini di strada!

Proprio là si nota l’assenza delle Istituzioni, soprattutto quelle rappresentanti il nostro mondo, quello medico, che in circostanze del genere, che avrebbero dovuto e dovrebbero stoppare i contendenti, impedendo loro di far le “belle comparse” in TV e lasciarli parlare a ruota libera, come del resto gli Ordini dei Medici hanno fatto NEL RICHIAMARE, sotto la minaccia di espulsione, I MEDICI NON VACCINATI, che continuavano a far la professione! Perché questi provvedimenti SÌ e altri NO? Qui non si vuole fare del “paternalismo” o “belle prediche”, ma di certo si vuol fare un richiamo affinché vengano frenate certe personali iniziative, soprattutto nel divulgare notizie, se non passate prima al vaglio di Istituzioni competenti. Questa Pandemia è una cosa seria: se ci si mette anche la rivalità nel voler dimostrare di conoscerla al meglio, contro altri che invece si arrogano l’onore di esserne gli scopritori, non si arriva da nessuna parte, anzi si creano dei Buchi Neri nella nostra società che non porteranno a nessuna soluzione.

La Scienza, la vera Scienza, è umiltà, è lavoro di ricerca, nella coscienza di far del bene alla società e non di farlo per farsi vedere “bravi e belli”. Ma oggi questo non possiamo minimamente dirlo, alla luce delle numerose comparsate in TV, solo esclusivamente per fare ascolti, ma nessuno che apporti seri argomenti su riflessioni o nuove rivelazioni sulla natura e sulla vera conoscenza del Virus e come sul serio arginarlo! Ad esempio dove sono studi e statistiche inconfutabili circa gli effetti del virus cagionati e rimasti visibili in chi l’ha contratto? C’è una statistica di persone che sono state refrattarie al virus, pur essendone venute a contatto ma che non lo hanno contratto? E perché? Avevano forse delle difese immunitarie particolari? Quali?

Insomma una miriade di quesiti rimasti senza risposta, ma argomento salottiero solo per fare ascolti in programmi televisivi, facendo emergere invece una grave realtà: la nostra cultura medica di ricerca, allo stato attuale si dovrà rinnovare se vuole riprendere ad essere credibile. È pesante ammetterlo, ma è così!  

Dobbiamo essere tutti noi medici, nel nostro piccolo, ricercatori in qualunque situazione patologica, soprattutto se indicata come “PANDEMIA” a capirla, studiarla, sequenziarla con esempi da riportare ben dettagliatamente e trascriverne, in un provvido diario, la completa evoluzione prima, durante e dopo il contagio virale.

L’obiettivo dovrebbe poi essere il poterlo usare alla bisogna, in un confronto sereno e fecondo, con altri colleghi che hanno fatto la stessa cosa, e confrontandone i sintomi, le espressioni,

l’andamento, le cure. Solo in pochissime e rare circostanze i nostri Organi di governo hanno inviato a tutti i medici questionari tendenti a rilevazioni in questo senso.

In questa circostanza si è fatto? Diciamolo con franchezza: ciò che si è fatto in questa circostanza è IL SALOTTO, in ogni angolo delle emittenti televisive, sia private che pubbliche!

Nessuno nega che ci siano stati e ci sono studi e ricerche, in questi due anni,sulla particolare performance del Virus, ma di certo si poteva fare di più, unendo forze, esperienze, soprattutto con il coinvolgimento della medicina di base.  

Ad majora! 

A cura del Dott. Gian Piero Sbaraglia
MEDICO CHIRURGO
Spec. In Otorinolaringoiatria
Primario Otorinolaringoiatra
C.T.U. del Tribunale Civ. e Pen. di Roma
Direttore Sanitario e Scientifico Centro di Formazione
Misericordia di Roma Centro – ROMA