26 Aprile 2023
Circolando nei vasi, il sangue spinto dalla contrazione ventricolare (sistole) crea dei vortici nell’albero arterioso, in particolare a livello delle curvature ed inginocchiature, generando dei “rumori” che normalmente vengono assorbiti dalla elasticità delle pareti vascolari.
Perdendo col tempo l’elasticità (arteriosclerosi), specie per effetto dell’aterosclerosi, i vasi diventano sempre più rigidi per cui, analogamente a quanto avviene per i corsi d’acqua, i rumori conseguenti ai vortici non vengono più attutiti, meglio avvertiti quelli vicini all’orecchio, i cosiddetti “acufeni”, come a livello dell’arteria auricolare posteriore, dell’arteria stilomastoidea, dell’arteria mascellare interna e della carotide interna (da un’idea del Prof. R. Amprino).
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Dott. Giuseppe Cinquepalmi
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