Pareri a confronto

Etologi umani, è tempo di intervenire

12 Maggio 2025

Restiamo sconcertati a costatare da quanto tempo, di sicuro anni, stiamo assistendo ad un globale cambiamento dei comportamenti degli uomini di ogni ceto, età, nazione, insomma di tutto il mondo. Si sta assistendo ad una inconsulta e quanto mai irrazionale crescita di violenze di ogni genere: fisiche ed anche morali. Non c’è più legge che tenga, ciascuno fa quel che vuole senza poi essere sanzionato per quel che ha fatto di inumano. E i grandi pensatori stanno a guardare, ricercando spesso con il loro cervello di interpretare le azioni di questa oramai degenerata umanità e chiedendosi il perché di tutto questo cambiamento negativo. Insomma stiamo assistendo all’istaurarsi della cultura della violenza, cultura che oramai si è insidiata nel nostro quotidiano, costituendo un qualcosa di “naturale”, che fa parte del nostro agire, del nostro quotidiano.

Ma, studiosi del comportamento umano, dell’etologia umana, aprite gli occhi, guardatevi intorno con aria critica, o meglio, con quell’aria che dovrebbe essere il risultato di un’attenta lettura di nostra Madre Natura, che ponendoci sulla terra, ci ha dato norme comportamentali diverse da specie a specie, ma che costituiscono le linee guida di un vivere sano e normale. Ha scritto per noi: “NON UCCIDERE! NON USARE VIOLENZA!”  e tanto altro. Ma l’uomo per comodi suoi, legati al più sfacciato egoismo, fa finta di averlo dimenticato o di non riconoscerlo più:il che è peggio! Tanto vero che anche gli stessi custodi, controllori designati delle regole del buon vivere nel nostro habitat, di frequente stentano a mettere un freno a tutta questa decadenza, lasciando spazio al brocardo dei nostri avi. “L’impunità spinge sempre a delitti peggiori” rifletteva Marco Porzio Catone, riflessione che si ritrova anche sul Corano laddove è possibile leggere “La certezza della punizione rende infatti l’uomo osservante della Legge e Timorato di Dio”.  Ed è questa la riflessione che oggi più che mai dovremmo fare e mettere in atto: i soggetti umani che non stanno alle regole, debbono sapere che per loro c’è una sicura pena, in proporzione alla mancanza effettuata.

Studiosi dell’Etologia Umana, basta emettere teorie, giustificazioni, interpretazioni di come siano avvenuti certi comportamenti trasgressivi ed aggressivi nella convivenza civile, ai danni dei nostri simili, di certo colpevoli di non essere riusciti a rivestire i panni degli stessi aggressori. I cambiamenti comportamentali, quindi non in linea con quanto Madre Natura ci ha dato da seguire, vanno solo e subito condannati, così da far conoscere ai trasgressori che se ci si allontana dalle regole, il prezzo da pagare è certo: tutto ciò deve costituire un deterrente per non rifare o ripetere comportamenti anomali. Occorre rifare una sorta di codice dei comportamenti degli esseri umani con annesse sanzioni da irrogare, non come oggi, che si lascia passare del tempo o si tiene libero il malfattore in attesa di giudizio, ma sanzionandolo immediatamente, dandogli così, la certezza e della pena e impedendogli di pensare a vendette o ritorsioni versi chi lo ha colpito sul fatto. Di pari passo sarebbe opportuno sollecitare all’intervento subito gli esperti dei comportamenti umani, gli studiosi dell’Etologia umana, che con sapienti trattamenti mirati alla riflessione personale, dovrebbero far ravvedere questi violenti, reinserendoli – da innocui – nella società.

del Dott. Gian Piero Sbaraglia
MEDICO CHIRURGO
Spec. In Otorinolaringoiatria
già Primario Otorinolaringoiatra,
C.T.U. del Tribunale Civ. e Pen. di Roma
Direttore Sanitario e Scientifico Centro di Formazione
BLSD-PBLSD – Accreditato ARES 118-Lazio e IRC, 

Misericordia di Roma Centro – ROMA.