Sanità e Territorio

“NO TU NO. Che fine fa un Paese se la salute non è per tutti”: il libro per ripensare il SSN

29 Maggio 2025

L’articolo 32 della Costituzione garantisce cure gratuite agli indigenti, ma in Italia la spesa sanitaria “out of pocket” ha superato i 40 miliardi di euro e il sistema pubblico sta scaricando sui cittadini il peso delle cure, con effetti devastanti per i più fragili. Cosa succede a un Paese quando il diritto alla salute smette di essere universale? Quando 4,5 milioni di persone rinunciano alle cure? Quando le liste d’attesa diventano una barriera insormontabile?

Queste sono le domande a cui le autrici di “NO TU NO. Che fine fa un Paese se la salute non è per tutti” provano a rispondere. Un nuovo libro-inchiesta firmato da Barbara Gobbi e Rosanna Magnano, giornaliste del Gruppo 24 ORE, che accende i riflettori su un sistema sanitario nazionale sempre più in crisi, sempre meno equo, sempre più distante dai principi costituzionali. Con la prefazione del Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, che definisce il libro “non solo un’inchiesta, ma un manifesto per chi crede che la salute non possa essere un privilegio”, questo libro è un atto d’accusa e al tempo stesso una proposta concreta per ripensare il sistema sanitario italiano. Attraverso dati, analisi, testimonianze dirette e interviste a esperti, il volume racconta le storie di chi resta escluso: anziani, migranti, donne, bambini, persone transgender, malati oncologici, disabili. Una narrazione corale che si snoda tra Nord e Sud, tra ospedali deserti e ambulatori sovraffollati, tra famiglie impoverite e professionisti allo stremo.

Il libro dà voce anche a chi si batte ogni giorno per un’assistenza più giusta, medici, volontari, associazioni, operatori del Terzo settore, e raccoglie i contributi di personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, unite dalla convinzione che la salute sia un diritto, non un lusso. NO TU NO è un invito all’azione rivolto a cittadini, politici e professionisti. Perché la domanda che ci pone è urgente e non più rimandabile: che Paese vogliamo essere?

«No tu no». Enzo Jannacci, con la sua canzone, dipingeva l’assurdità di un’esclusione senza motivo. Oggi, quelle stesse parole risuonano nelle corsie ospedaliere, negli ambulatori sovraffollati, nelle case di chi rinuncia a curarsi. Questa non è solo un’inchiesta: è un viaggio nell’Italia delle disuguaglianze sanitarie, un’accusa contro un sistema che tradisce i suoi princìpi, ma anche un manifesto per chi crede che la salute non possa essere un privilegio.

Giorgio Parisi
NEL DETTAGLIO

Il libro è composto da nove capitoli, ciascuno dedicato a un tema specifico legato alle disuguaglianze nell’accesso alla salute in Italia. Si apre con il capitolo Povertà sanitaria, che affronta il tema della rinuncia alle cure da parte di milioni di italiani, spesso per motivi economici o per l’impossibilità di accedere ai servizi pubblici a causa delle lunghe liste d’attesa. Il fenomeno colpisce in particolare le fasce più fragili della popolazione, come gli anziani, i minori e le persone con malattie croniche, e mette in luce il ruolo fondamentale del Terzo settore nel colmare i vuoti lasciati dal sistema pubblico. Nel capitolo due Nord Sud, il focus si sposta sul divario territoriale che attraversa il Paese, con un Mezzogiorno penalizzato da carenze strutturali, inefficienze organizzative e una mobilità sanitaria che costringe migliaia di cittadini a spostarsi per ricevere cure adeguate. Il terzo capitolo si intitola Anziani ed esplora le sfide poste dall’invecchiamento della popolazione in un Paese tra i più longevi al mondo, ma con una speranza di vita in buona salute in calo. Si evidenziano le lacune dell’assistenza domiciliare, delle strutture residenziali e il peso economico e psicologico che grava sulle famiglie. Migranti è il quarto capitolo e denuncia le disuguaglianze sanitarie vissute dalle persone straniere, spesso escluse dai percorsi di prevenzione e cura, soprattutto in ambito materno-infantile, salute mentale e oncologia. Le barriere linguistiche, culturali e normative si sommano a una cronica invisibilità istituzionale, con effetti drammatici sulla salute e sulla dignità delle persone. Nel quinto capitolo, Donne, si analizzano le discriminazioni di genere che ancora oggi attraversano il sistema sanitario: dalla ricerca scientifica che esclude le donne dai trial clinici, alla sottovalutazione dei sintomi femminili, come nel caso degli infarti, fino alla scarsa attenzione alla salute mentale perinatale e alla violenza di genere. Il sesto capitolo è Oncologia e racconta il paradosso di un sistema che cura sempre meglio i tumori, ma che fatica a gestire la crescente cronicità e il numero di pazienti sopravvissuti. Le liste d’attesa, le disuguaglianze regionali, la carenza di supporto psicologico e la tossicità finanziaria delle cure sono solo alcune delle criticità affrontate, insieme alla necessità di un nuovo modello di presa in carico. Il capitolo Disabilità mette in luce le barriere – fisiche, comunicative, culturali – che ostacolano l’accesso alla salute per le persone con disabilità. Dalla mancanza di percorsi dedicati nei pronto soccorso alla scarsa formazione del personale, fino all’inadeguatezza degli strumenti diagnostici, il libro denuncia una realtà in cui l’inclusione resta spesso solo sulla carta. Pediatria affronta le disuguaglianze che colpiscono i bambini e gli adolescenti, con particolare attenzione ai primi mille giorni di vita, ai disturbi del comportamento alimentare, alla salute mentale e alla povertà sanitaria. Il codice postale diventa determinante per la qualità delle cure ricevute, con un Sud ancora troppo spesso privo di servizi adeguati. Infine, il capitolo Persone transgender racconta il percorso a ostacoli che questa parte della popolazione affronta per accedere alle cure, sia generali che specifiche. Le liste d’attesa per la chirurgia di affermazione di genere possono superare i sette anni, mentre lo stigma e la mancanza di formazione del personale sanitario alimentano l’autoesclusione e compromettono la prevenzione oncologica.

AUTRICI

Barbara Gobbi.Giornalista del Gruppo 24 ORE, lavora nella redazione di Radiocor e nella piattaforma 24OreSalute. Segue i temi della sanità, della salute e del welfare.

Rosanna Magnano. Giornalista del Gruppo 24 ORE, lavora nella redazione di Radio 24. Si occupa di sanità, salute e filiera agroalimentare.