Cultura è Salute

Costruire gentilezza per il benessere della comunità
di LUCA NARDI


Come si insegna la gentilezza? E perché è così importante “costruirla” e diffonderla tra adulti e bambini? In questa intervista Luca Nardi, Presidente dell’Associazione “Cor et Amor” ci racconta un percorso fatto di buone pratiche e di gesti del cuore.

Quando è nata l’Associazione Culturale “Cor et Amor” e di cosa si occupa?

L’associazione “Cor et Amor” é nata il 21 Settembre del 2014 e si occupa coordinare l’attuazione del progetto nazionale “Costruiamo Gentilezza” che ha come obiettivo quello di costruire pratiche di gentilezza per accrescere il benessere delle comunità mettendo al centro i bambini, affinché la gentilezza diventi un’abitudine sociale diffusa. Scadenza 21 Marzo 2036.

Cosa significa “costruire gentilezza”? E in termini pratici come si fa?

Si intende generare, realizzare e diffondere pratiche di gentilezza ad impatto sociale che contribuiscano ad accrescere il benessere dei cittadini, a costo quasi 0. Il progetto nazionale “Costruiamo Gentilezza” mette a disposizione dei Costruttori di Gentilezza e dei cittadini degli strumenti di gentilezza quali Giocopedia della Gentilezza (il libero manuale dei Giochi della Gentilezza), l’Archivio della Buone Pratiche di Gentilezza, i Cantieri della Gentilezza e alcune Giornata Nazionali che favoriscono la diffusione delle buone pratiche di gentilezza. 

Un percorso e un progetto di buone pratiche e di gesti del cuore, che già conta 570 “costruttori” di gentilezza: quanto vi dà soddisfazione tutto questo e quanto vi spinge ad andare avanti?

La soddisfazione é condivisa tra tutti i partecipanti, é un grande gioco di squadra che vede tutti coinvolti, ognuno partecipa con i propri tempi e le proprie modalità. La volontà di contribuire ad accrescere il benessere della comunità attraverso la gentilezza é forte e motivante per tutti. L’intero progetto nasce dal basso e si sviluppa insieme ai cittadini, con la loro partecipazione. 

Il 13 novembre sarà la giornata mondiale della gentilezza e l’attività dell’Associazione si declinerà in più iniziative. Ci presentate le principali?

Abbiamo proposto, in particolare, una campagna ludica di sensibilizzazione all’uso delle parole gentili.  Sono stati coinvolti i costruttori di gentilezza (che sono assessori, insegnanti, allenatori, medici pediatri, imprenditori, giornalisti), che partecipano all’attuazione di “Costruiamo Gentilezza” coinvolgendo le proprie comunità nella costruzione di buone pratiche ed a diventare ‘testimonial’ dell’uso delle parole gentili, partecipando a un gioco: l’Alfabeto della Gentilezza. È un alfabeto insolito, che si sviluppa con parole belle, che alimentano la gentilezza. Ideato e condiviso da Gaia Simonetti, giornalista sportiva e cronista di viola, che lo descrive così: “È semplice e può essere compilato da tutti, bambini e adulti. Ogni lettera, dalla A alla Z sarà l’iniziale di una diversa parola gentile. Per esempio A di amicizia, B di bellezza, C di carezza…”. “Giocando, da soli, o in gruppo, si potrà scoprire che le parole gentili sono veramente tante- aggiunge Luca Nardi – ed oltre a quelle più classiche legate alla buona educazione, come ‘ciao’, ‘buongiorno’, ‘grazie’, ci sono anche tutte quelle il cui significato fa stare bene sia chi le pronuncia che coloro che le ascoltano”. Sono già arrivati oltre 100 Alfabeti della Gentilezza in meno di 10 giorni da varie scuole italiane. Le parole più frequenti, usate dai bambini, sono abbracci e sorrisi.

Per partecipare all’Alfabeto della Gentilezza basta mandare una mail a: abc@costruiamogentilezza.org.

Avete aderito al network “Cultura è Salute”. Cosa vi ha convinto? E secondo voi in che modo la “cultura” può essere sinonimo di “salute”?

Crediamo che la cultura in particolar modo quella della gentilezza abbia una grande potenzialità per favorire il benessere del cittadino e quindi la salute. Crediamo molto nel detto: “Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano“. Quindi é importante fare rete per perseguire gli obiettivi condivisi.