Cultura è Salute

“Associazione di Volontariato Museum”, arte tattile per i non vedenti
di MARIA POSCOLIERI

18 Febbraio 2022

Intervista a Maria Poscolieri, Presidente dell’Associazione

Partiamo da una descrizione della vostra associazione? Com’è nata e di cosa si occupa?

L’Associazione di Volontariato Museum – ODV, costituita nel 1994 dalla prof.ssa Giuseppina Simili, è iscritta nel Registro Regionale della Regione Lazio nella Sez. Cultura (D.R.2324/94) e nella Sez. Servizi sociali (D.R.2325/94), è finalizzata alla promozione umana e sociale dei disabili fisici e psichici attraverso la Cultura e l’Arte. Collabora con tutte le Associazioni dei disabili, con l’UICI, la Lega del Filo d’Oro, con le scuole di ogni ordine e grado in cui sono presenti ragazzi con disabilità. Ha effettuato nel tempo Corsi di Formazione per volontari; dal 2015 al 2019 ha svolto la propria attività, con appuntamenti mensili, in convenzione con la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Laboratori tattili, visite tattili presso tutti i musei di Roma e Provincia, teatro al buio, incontri con gli artisti, convegni sulla disabilità visiva, sono solo alcune delle attività di Museum. La finalità principale di Museum è quella di garantire l’accessibilità all’arte quale diritto di ogni cittadino, sperimentando ed utilizzando nuovi modi di comunicazione ad un pubblico vasto e differenziato abbattendo le barriere sensoriali, spesso poco conosciute e considerate. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai disabili della vista, non vedenti dalla nascita, non vedenti tardivi, ipovedenti, che sono stati educati a toccare, ove possibile, le opere d’arte in modo che ogni sfumatura tattile arricchisca il loro bagaglio cognitivo ed estetico. Sono state insegnate loro tecniche di esplorazione tattile che portano all’acquisizione di autonomia nella comprensione dell’immagine e al raggiungimento del piacere estetico

Ci descrive le vostre principali attività?

DIDATTICA MUSEALE SPECIALE

  • Visite tattili per non vedenti, ipovedenti e sordociechi.
  • Visite assistite per disabili motori, anziani, disabili psichici lievi, sordi.
  • Attività didattica con ragazzi Down, non vedenti, persone con ritardo mentale medio-grave.
  • Laboratori di manipolazione della creta e ceramica per bambini e adulti non vedenti.
  • Laboratori di sollecitazione e riabilitazione della capacità visiva virtuale dei disabili della vista.
  • Laboratori per non vedenti di insegnamento della lettura di immagini in rilievo.
  • Laboratori di disegno per non vedenti e di uso del colore per ipovedenti e disabili mentali.
  • Laboratori di “Lettura recitata” e di teatro al buio per e con non vedenti.
  • Incontri con le scuole e con le classi integrate

FORMAZIONE

  •  Stage, seminari, tirocini per storici dell’Arte e operatori turistici nel settore dell’handicap.
  • Corsi di formazione per operatori didattici volontari nel settore della disabilità.
  • Corso per acquisizione competenze linguistiche, fonetiche e di dizione per non vedenti ed  Ipovedenti.
  • Corso di lettura dell’immagine rivolto a persone non vedenti ed ipovedenti.
  • Corso di formazione all’UICI di Roma per il Servizio Civile.
  • Corso di Formazione presso i Musei Capitolini per il Servizio Civile.
  • Corso di Formazione presso Villa Medici per il Alternanza scuola /lavoro.
  • Corsi di Formazione presso Istituti scolastici per il Alternanza scuola /lavoro.
  • Corsi di Formazione presso l’Istituto Romagnoli “Vivere l’Arte”.

ALLESTIMENTI MUSEALI

  • Modellini architettonici in 3d
  • Riproduzioni tattili di opere pittoriche
  • Testi in nero e braille delle opere principali di alcuni musei

In cosa consistono le visite tattili? In che modo sono di supporto alle persone affette da disabilità?

Sono rivolte a persone con disabilità visiva e sono di tipologia diversa a seconda che riguardino la pittura, la scultura e l’architettura. Nel caso della pittura, realizziamo dei disegni tattili in formato A3 attraverso l’utilizzo del Fusore, una macchina che ci permette di stampare disegni fatti al computer, molto semplificati, che, dopo essere stati stampati su una stampante normale, ma su fogli particolari a microcapsula, vengono fatti passare dentro il Fusore che con il calore fa emergere le linee e le texture permettendo così una conoscenza iconografica dell’opera rappresentata. Queste esperienze tattili sono fondamentali per la trasmissione dell’arte alle persone con disabilità visiva perché, attraverso la spiegazione non solo iconografica ma anche emotiva che il quadro e l’autore vogliono trasmettere, riusciamo a far partecipare la nostra utenza coinvolgendo anche il loro corpo, facendogli assumere la postura che i protagonisti dei quadri, assumono nell’opera. Cerchiamo di sollecitare tutti gli altri sensi attraverso l’ascolto di brani scritti, a volte dagli stessi autori, delle musiche che possano evocare l’ambientazione dell’opera, dei profumi, che spesso sono parte integrante dell’opera, quindi dare un’idea totale di quello che l’artista ha voluto esprimere con il loro quadro. E’ quella della pittura un’esperienza che vuole includere le persone con disabilità visiva nel mondo della rappresentazione e stimolarli quindi alla conoscenza di un’arte, troppo spesso trascurata ed escludente fin dagli insegnamenti scolastici.

La scultura è molto più facile da comprendere in quanto, potendo toccare l’opera, vengono percepiti in modo chiaro tutti gli elementi che la compongono. E’ una visita tattile che porta sempre dal totale al particolare, un continuo rimando dalla scultura nella sua totalità, per conoscere le dimensioni, il materiale, per poi tornare al particolare di tutte quelle parti che rendono unica l’opera.

E per finire l’architettura, nella quale sarebbe sempre fondamentale l’utilizzo dei modelli in 3d che permettono una conoscenza totale dell’edificio o dell’urbanistica che si vuole rappresentare. Abbiamo avuto modo di poter realizzare il modello tattile della Piazza del Campidoglio e dei prospetti dei tre palazzi che vi si affacciano. E ’una visita immersiva in quanto, nella prima fase si fa toccare il modello tattile e poi le persone vengono condotte a fare lo stesso percorso direttamente sulla piazza, ritrovando i rumori e i materiali che si sono fatti conoscere durante la visita al plastico. E’ sempre importante che durante le visite, che riguardano l’architettura, si dia il tempo di far comprendere bene l’orientamento dell’edificio, per dare modo alle persone di ritrovare la sua posizione nell’ambito urbanistico che lo circonda.

Quanto è importante coniugare arte e salute?

Secondo noi è fondamentale, per la salute psicologica delle persone che hanno una disabilità visiva, avere un rapporto continuo con l’arte. Per questo vorremmo che, fin da piccoli, i bambini e i ragazzi che purtroppo soffrono di queste patologie visive, vengano accompagnati e non esclusi dalle visite museali e dalle lezioni di disegno e storia dell’arte. Molte delle persone che hanno iniziato a seguire le nostre visite, hanno poi intrapreso una carriera artistica, creando loro delle opere d’arte. Come diciamo sempre “i musei, le mostre temporanee, sono per chi non vede dei libri di storia dell’arte, altrimenti per loro preclusa”. Anche durante tutto il lungo periodo del Covid-19, in cui le persone con disabilità visiva hanno sofferto molto per i timori dovuti al pericolo di contagio, per loro decisamente superiori proprio per le difficoltà dovute alla vicinanza con le persone, situazione che per loro è vitale, abbiamo cercato di mantenere vivo l’interesse per l’arte con delle “Conversazioni sull’Arte…ma non solo”, in collaborazione con l’UICI di Roma, attraverso dei momenti di condivisione su argomenti artistici nei quali si è potuto colloquiare direttamente con la nostra utenza e in un continuo scambio di emozioni che ci hanno coinvolto profondamente.

Vi siete iscritti a “Cultura è Salute”. Quali valori/principi ne condividete e cosa vi ha convinto del progetto?

Condividiamo sicuramente proprio il vostro principio basilare: la Cultura e la salute dell’anima e del fisico vanno di pari passo. Le persone tutte hanno un bisogno profondo di riscoprire la cultura come elemento di base da cui partire per avere una società più sana che sappia includere tutti, nelle loro diversità per un futuro in cui non esistano più differenze dovute a problematiche di salute, ma si possa godere tutti allo stesso modo, anche se in maniere diverse, la bellezza dell’arte e della cultura in genere.

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