Covid Pareri a confronto

Violenze sui medici ed “effetti collaterali”

10 Ottobre 2024

Di Paolo Schicchi, medico chirurgo

La domanda è d’obbligo: per quanto tempo ancora potranno essere negate le correlazioni fra la insensata campagna vaccinale anti Sars-Cov2 e le migliaia di effetti avversi tuttora in corso?

Certo il nesso causale non è facilmente dimostrabile nella stragrande maggioranza dei singoli casi, ma i dati statistici dimostrano inequivocabilmente un netto incremento delle morti improvvise specie nei giovani, l’insorgenza di turbocancer, l’aumento vertiginoso delle miocarditi e delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico così come delle malattie autoimmuni. Il cardiologo statunitense Peter A. McCullough ha recentemente affermato, in un’audizione al senato americano, che tutte le morti improvvise nei vaccinati debbano essere ricondotte al “vaccino” in assenza di riscontro autoptico di patologie preesistenti.

La sfiducia dei pazienti riguardo la vaccinazione suddetta è testimoniata dal fallimento delle recenti campagne ancora insensatamente proposte. È evidente che è stato seriamente compromesso il rapporto di fiducia medico-paziente ed occorrerà certamente molto tempo per ricostituirlo; dobbiamo prenderne atto e chiederci quanto questa sfiducia incida nell’aumento dei casi di violenza sul personale sanitario. Occorre anzitutto riconoscere gli errori commessi, prendersi carico dei pz affetti da effetti collaterali (con totale esenzione da parte del SSN dal pagamento degli esami e dei farmaci necessari al trattamento).

La strada è lunga ma solo così potremmo risanare il fondamentale rapporto di fiducia fra medico e paziente.