Cultura è Salute

Movimento creativo: la danza per il benessere
di TIZIANA GIANSANTE

25 Maggio 2022

In questa intervista Tiziana Giansante, membro del consiglio direttivo dell’Associazione “Movimento creativo”, ci introduce nell’affascinante mondo della danza, che diviene strumento per il benessere fisico e mentale, anche grazie all’innovativo metodo “Garcia-Plevin”.

Com’è nata l’associazione e di cosa si occupa?

L’associazione “Movimento Creativo” metodo Garcìa-Plevin® nasce nel 1999 con lo scopo di sviluppare il potenziale creativo racchiuso in ognuno di noi, utilizzando differenti linguaggi espressivi con particolare attenzione a quello del corpo.  Il training ha formato diplomati in Italia, Finlandia, Turchia, Spagna e Cina.

Cosa s’intende per “movimento creativo” ed in che modo si lega al concetto di “benessere dell’individuo”?

Il Movimento Creativo è un termine generico diventato per noi significativo di un approccio specifico, oggi conosciuto come metodo Garcia-Plevin®.  Il Movimento Creativo è una disciplina che mira a sviluppare il potenziale creativo ed espressivo del bambino, dell’adulto o dell’anziano attraverso la consapevolezza del corpo nella scoperta delle proprie possibilità creative.    Il Movimento Creativo può portare, attraverso lo sviluppo della consapevolezza corporea, a profonde connessioni tra movimento e emozioni vissute. É orientato al benessere dell’individuo, ad un processo attivo attraverso il quale le persone diventano consapevoli e fanno scelte verso un’esistenza più riuscita.

In cosa consiste il metodo Garcia Plevin?

Il metodo è stato creato da Maria Elena Garcia and Marcia Plevin, danzatrici, danza movimento terapeute e psicologhe. Attraverso il movimento e con il sostegno di altre forme espressive si promuove la creatività, mettendo l’accento più sul processo che sul prodotto e rispettando la diversità del mondo interiore di ogni persona. Possiamo considerare il Movimento Creativo una forma di mindfulness attraverso il corpo, il suo movimento espressivo e l’ascolto dell’esperienza interiore, che promuove uno stato di “presenza”. Il Movimento Creativo non propone esercizi o tecniche da imitare, ma attinge alla vita emotiva di ognuno usando l’improvvisazione e altri strumenti di composizione che mirano a rivelare sé stessi con maggiore libertà e armonia. Il Movimento Creativo si svolge in gruppo dove il processo collettivo sostiene il singolo individuo. Il gruppo è guidato da un insegnante ricettivo e accogliente. Questa è la condizione di base per creare un ambiente nel quale ogni persona possa facilmente attraversare il processo di esplorazione e scoperta di sé.  

Il metodo si incentra sull’utilizzo dell’improvvisazione e del gioco che permettono di sviluppare la spontaneità del movimento e la consapevolezza della reciproca relazione mente/corpo. Si basa inoltre sulle fasi dello sviluppo del processo creativo e in particolare sulla classificazione dello psicoanalista Silvano Arieti. L’analisi del movimento di Rudolf Laban, Irmgard Bartenieff e Peggy Hackney costituisce parte del nostro riferimento teorico che si completa con elementi di psicologia generale e dello sviluppo e principi della Mindfulness.

Quali sono i benefici maggiori sulle persone? Ed in che modo la danza ed il movimento rappresentano una cura?

L’obiettivo della disciplina del Movimento Creativo metodo Garcia Plevin® è quello di ripristinare, almeno in parte, il nostro senso d’unità, risanando la vecchia scissione corpo-mente. Attraverso una serie di strumenti idonei a facilitare la riscoperta della connessione tra corpo sentito e gesto espressivo, la disciplina mira a risvegliare l’esperienza estetica di noi stessi.
I principi generali che guidano il Movimento Creativo possono essere sintetizzati come segue:
• Il risanamento della scissione corpo-mente passa per il recupero della relazione tra corpo che agisce, corpo che sente e si sente e la coscienza recettiva, che osserva senza condizionare.
• Questo tipo di coscienza ci apre all’ascolto del flusso tonico nel corpo, che è modulato dalle nostre energie interne e dalle risonanze provocate dall’incontro percettivo con il mondo. Man mano che aumenta la consapevolezza delle nostre fluttuazioni toniche, possiamo cominciare a percepire i nostri movimenti “incipienti” e cioè la nascita degli impulsi che cercano di emergere, arricchendo così la nostra possibilità di sviluppare un processo creativo autentico.
• A sua volta, in un circolo virtuoso, lo sviluppo del processo creativo attraverso il corpo e il suo movimento affina la coscienza corporea e la capacità percettiva. Questo raffinamento percettivo arricchisce anche il rapporto con altri linguaggi espressivi.

 Il corpo è centrale quando si pensa alla salute e al benessere e, per la danza, il corpo è un elemento vitale: come veicolo di movimento, percettivo e ricettivo verso il mondo e come bussola per essere presenti nello spazio e nel tempo. Attraverso questo continuo movimento di connettere l’interno con l’esterno e viceversa, la danza può attivare il corpo e la percezione verso un modo di vivere più sensibile e orientato all’ascolto.

Avete aderito a “Cultura è Salute”. Cosa vi ha convinto del progetto? Ritenete che cultura e salute siano sinonimi? Come?

Negli ultimi decenni si è assistito al passaggio da un modello medico di salute basato sulla malattia e sul contesto clinico a un modello sociale basato sul benessere, la prevenzione e la comunità. La Nuova Agenda Europea per la Cultura sostiene che la partecipazione culturale migliora la salute e il benessere e cita le prove esistenti secondo cui “l’accesso alla cultura è il secondo determinante più importante del benessere psicologico, preceduto solo dall’assenza di malattia”. Anche noi riteniamo che le attività culturali e artistiche rafforzino la salute e il benessere sociale. Le arti in particolare sono adatte per aiutarci a comprendere e comunicare concetti ed emozioni attingendo a tutti i nostri sensi e capacità di empatia.  L’arte può aiutarci a elaborare emozioni difficili in momenti di emergenza e traumi, a riprenderci fisicamente più rapidamente da un infortunio o da una malattia. La creazione e il godimento delle arti aiutano a promuovere il benessere olistico e può essere un fattore motivante nel recupero.