Sanità e Territorio

Salute e made in Italy: quale futuro?

Alla presenza del Viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, e del Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, l'incontro affronta le prospettive e le criticità industriali dell'occhialeria e il futuro dell'oculistica a 45 anni dalla fondazione del SSN. Presso il MIDO Eyewear Show di Milano si affrontano e si incontrano le professioni legate alla visione: un orizzonte che abbraccia dall'economia alla salute. Positivo il 2022 sul fronte dell'export degli occhiali, l'oculistica è ad un bivio tra alta tecnologia e carenza di risorse pubbliche. "Il cambiamento portato dall'imaging e intelligenza artificiale – dice il prof. Nucci – è inevitabile, ma sta a noi decidere dove indirizzarlo".

La tavola rotonda inaugurata alla presenza del Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo e del Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini raccoglie alcuni tra i principali esponenti dell’industria e della scienza medica che ruotano attorno alla visione: il settore che, forse più di qualsiasi altro, vede l’incontro tra salute e made in Italy.

Obiettivo dell’evento è stato quello di affrontare tematiche importanti come l’utilizzo efficace delle nuove tecnologie in una visione futura nel rispetto dei ruoli fra le due principali categorie che operano nel settore della vista: il professionista ottico e la classe medica.  Un’occasione per comprendere come le nuove tecnologie influenzeranno i diversi settori e livelli professionali che ruotano attorno alla visione.

Grandi prospettive ma anche criticità per il grande tema di discussione, la salute, con particolare attenzione alle prospettive dell’oculistica all’interno del SSN. “Il servizio sanitario nazionale ha 45 anni – ha detto il professor Paolo Nucci, Presidente della Società di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo –. Nel 1978 era molto efficiente. Oggi, il cambiamento è inevitabile, ma sta a noi decidere dove indirizzarlo. Per esempio, l’oftalmologia diventerà sempre più una disciplina all’avanguardia, dove il Medico sarà chiamato a guidare e impiegare l’intelligenza artificiale e le strumentazioni digitali: basti pensare ai progressi dell’Imaging e della diagnosi AI. Ma, nel contempo, l’oculistica dovrà trovare nuovi modi per mantenere la relazione diretta ed empatica con il paziente“.

La tecnologia – conclude Nucci – non può, inoltre, sostituire le risorse pubbliche per i reparti e i pronto soccorso oculistici: risorse che sono sempre più scarse rendendo la situazione dell’oculistica nel SNN ogni anno più precaria“.

Centrale nel dibattito, infine, anche anche il rapporto tra le diverse professioni che si sono incontrate al MIDO e sono coinvolte nel mondo della visione: aziende, medici e ottici. Marco Procacciante, CEO Vision Group ha detto in proposito: “Leggiamo nel mercato una dinamica interessante: è aumentata in Italia la ricerca di benessere fisico e psicologico e quindi anche visivo; noi dobbiamo intercettare questa dinamica. Sempre più chiara la percezione del consumatore che vede nell’ottico un consulente in questo percorso“.