Cultura è Salute

“Suoni di vita” all’ospedale di Cosenza
di FRANCESCO PERRI

Del Direttore del Conservatorio di Cosenza, Francesco Perri

Il progetto che ha promosso per il secondo anno il Dipartimento di Didattica del Conservatorio Statale di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza, coordinato dalle Professoresse Raffaella Iuvara e Maria Innocenza Runco, è molto interessante. Dopo la meravigliosa esperienza dedicata alle disabilità con protocolli e tirocini svolti con l’Unione Ciechi di Cosenza, Associazione nazionale Down, Associazione Autismo, l’a.a. 22/23 ha registrato una significativa accelerazione nell’ambito della ricerca applicata alla musica in ambito clinico. È la prima volta che insieme all’Azienda Ospedaliera di Cosenza, rappresentata dal Commissario straordinario De Salazar, coordinato dal Direttore di Neonatologia e TIN dott. Gianfranco Scarpelli e dalla dr.ssa Maria Raffaella Ramundo, un Conservatorio italiano è promotore di un progetto che, attraverso l’utilizzo della musica, pone un percorso di ricerca innovativa in ambito medico ospedaliero.

Il progetto “Suoni di vita” all’ospedale di Cosenza

Gli obiettivi principali che i pone il progetto quinquennale Suoni di Vita, sono quelli di ridurre, in primo luogo, gli elementi di disturbo e di stress dei neonati legati alle attività assistenziali medico-infermieristiche ed agli stimoli dolorosi, luminosi e rumorosi presenti durante la loro permanenza in ospedale. Poi l’ottimizzazione dei tempi di degenza, il miglioramento della qualità della vita e l’accelerazione della fase riabilitativa attraverso un processo di maggiore umanizzazione delle cure dei pazienti ricoverati in TIN (terapia intensiva neonatale) che, più di altri, vivono il processo di depersonalizzazione. Infine limitare, attraverso il coinvolgimento della musica, la perdita della privacy, (tipica degli open space delle rianimazioni), l’isolamento familiare portatori di un bagaglio di emozioni e paure.  È fondamentale includere nelle cure anche il rapporto genitoriale e le strategie di controllo dello stress di bambini e genitori.

Il progetto si articola attraverso incontri a cadenza settimanale che saranno condotti da un team di operatori di Musicoterapia del Conservatorio di Cosenza che, con strumenti d’arte, violino, violoncello, chitarra, voce, proporranno ai pazienti delle melodie e degli items melodici attivando, laddove possibile, dei dialoghi sonori con gli stessi. Il tutto monitorando i parametri vitali: (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, frequenza respiratoria), i movimenti del corpo: (masticazione, spasmi, suzione, motilità oculare – apertura e chiusura occhi, orientamento dello sguardo verso la fonte sonora, tono muscolare) e le risposte emotive del paziente.

Il corso di laurea in Musicoterapia

Il Conservatorio di Cosenza è l’Istituzione Afam più grande della Calabria con i suoi 900 studenti, 120 docenti in organico, più di 40 docenti a contratto, 11 dipartimenti, 576 corsi erogati nell’ambito dell’offerta formativa. Nell’arco di questo triennio sono stati attivati corsi di laurea che vanno nella direzione della ricerca come: Tecnico del Suono, Musica Applicata, Prepolifonia, e non per ultimo, Musicoterapia. Nella Istituzione Afam il corso di Musicoterapia rappresenterà un momento di crescita e di ricerca nell’ambito delle scienze musicali, di disabilità, con un progressivo impatto clinico e psicoterapeutico.