Cultura è Salute

Il potere della musica nella terapia e nella riabilitazione
di CINZIA GUARINO e SALVO SICILIANO

Risposte a cura di:

Cinzia Guarino, presidente dell’Associazione MusicaMente musicista, insegnante di sostegno ed esperta di Ritmi Musicali secondo il metodo Verbo Tonale di P. Guberina e del Risveglio Musicale di Alan Carrè.

Dott. Salvo Siciliano, membro del CDA e direttore dell’Ufficio di Promozione della salute degli Ospedali Riuniti Villa Sofia -Cervello
Quando nasce l’Associazione e di cosa si occupa?

L’Associazione MusicaMente promuove cultura a Palermo dal 2002, quando si costituisce con lo scopo prioritario della promozione e valorizzazione della cultura musicale in tutte le sue forme ed espressioni, è impegnata principalmente in quattro settori:

  1. CONCERTISTICO
    Promozione della musica attraverso la realizzazione di concerti e stagioni   concertistiche, orientate anche alla solidarietà e alla beneficenza, e alla riscoperta di repertori inediti con particolare riferimento alla produzione musicale storica siciliana.
  2. REALIZZAZIONE DI LABORATORI
    Realizzazione del progetto Ritmo-suono-movimento per l’integrazione e la socializzazione degli alunni delle scuole pubbliche, portatori di handicap.
  3. REALIZZAZIONE DI SEMINARI E CORSI MUSICALI
    Realizzazione di corsi, seminari e stages per divulgare la cultura musicale
  4. PROGETTI “MUSICA IN OSPEDALE”
    Realizzazione di progetti nell’ottica della promozione della salute, per i soggetti appartenenti alle fasce deboli o svantaggiati.

Ha inoltre fra i suoi obiettivi fondamentali il compimento di studi e ricerche in tutti i settori sociali, artistici, la formazione professionale per giovani disoccupati, o a rischio di disoccupazione, la valorizzazione del patrimonio artistico della SICILIA mediante la produzione e la distribuzione di testi, pubblicazioni, cd-rom, supporti didattici e promozionali per il recupero di persone svantaggiate e portatori di handicap.

Realizzate anche progetti volti alla promozione della salute, dedicati ai soggetti appartenenti alle fasce deboli o più svantaggiate: in cosa consistono? E che tipo di riscontro avete ricevuto?

La nostra associazione si impegna attivamente nella realizzazione di progetti volti alla promozione della salute, rivolti principalmente ai soggetti appartenenti alle fasce deboli o più svantaggiate. Questi progetti si articolano in diverse attività continuative. Iniziamo con le iniziative didattiche per i giovani studenti delle scuole del territorio, come la scuola media Borgese, il liceo Classico Meli e il liceo socio-psicopedagogico De Cosmi di Palermo. Attraverso queste iniziative, offriamo formazione e opportunità di apprendimento ai giovani, mediante laboratori sulla musica, incontri con gli artisti, seminari concerti, e altre attività collaterali, come ad esempio quella di presentazione dei progetti nei reparti ospedalieri. L’obiettivo è quello di promuovere la musica come fattore di crescita e benessere psicofisico per tutti e in particolare per i giovani svantaggiati o in situazione di handicap.

Grazie alla presenza del direttore dell’Ufficio di Promozione della Salute dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello, il dott. Salvo Siciliano, nel Consiglio di Amministrazione della nostra associazione, siamo in grado di portare avanti importanti iniziative già avviate intensamente negli anni passati. Queste iniziative coinvolgono la promozione della musica come strumento di supporto sociale per le fasce svantaggiate, come anziani e degenti. Collaboriamo con l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello, l’Azienda Civico e Benfratelli, le residenze per anziani e le case famiglia.

Attraverso la musica dal vivo, offriamo prestazioni e concerti presso luoghi di cura e reparti ospedalieri. Questo ci permette di condividere linguaggi, emozioni e stati d’animo, nonché di alleviare l’ansia, la paura e il dolore. La musica ci aiuta anche a ricordare che l’uomo possiede risorse di cui spesso non ha consapevolezza. Utilizzando il linguaggio musicale e artistico, sosteniamo l’importanza e la bellezza della condivisione di azioni, momenti, sensazioni e ricordi significativi.

Un altro progetto che stiamo portando avanti è chiamato “Affidamento Culturale“. Questo progetto mira ad avvicinare alla musica ragazzi e giovani che vivono in condizioni di povertà educativa. Attraverso questo programma, vogliamo far scoprire loro e condividere il patrimonio musicale, con l’obiettivo di ridurre le barriere sociali e culturali che spesso impediscono loro di godere appieno degli spazi e dei momenti culturali della città. Inoltre, abbiamo organizzato laboratori musicali nelle scuole per l’integrazione dei soggetti portatori di handicap. Abbiamo anche condotto seminari teorico-pratici sulla musicoterapia, con particolare riferimento alla metodologia del francese Alain Carrè.

Nel corso degli anni, abbiamo ricevuto un riscontro molto positivo per le nostre attività di promozione della salute attraverso la musica. Le iniziative didattiche rivolte agli studenti delle scuole del territorio hanno avuto un impatto significativo sulla formazione e sul benessere dei giovani. Grazie ai laboratori musicali, agli incontri con gli artisti e ai progetti didattici presso gli istituti scolastici, abbiamo notato un aumento dell’interesse per la musica e una maggiore consapevolezza dei benefici che essa può apportare nella vita dei giovani.

Musica e Salute: in che modo l’arte e la cultura favoriscono il benessere?

Il binomio Arte e Salute accompagna da sempre l’esperienza umana negli scenari generali di vita vissuta e negli ambienti dove l’Uomo organizza e costruisce la relazione di aiuto. A proposito dell’arte musicale, a differenza degli animali che sanno esprimersi con suoni a volte anche melodiosi e gradevoli all’orecchio, l’Uomo sa organizzare il suono e lo fa con l’intento di esprimere una realtà che gli appartiene e che vive pienamente. Così, parlare di Arte e in particolare di quella musicale, significa utilizzare un linguaggio e contenuti trasversali, che favoriscono la relazione e la comunicazione, sollecitando attraverso processi catartici, gli elementi più profondi che mettono in relazione persone diverse tra di loro e favorendo una sintonia nel modo più naturale e migliore possibile al di là delle differenze sociali culturali o di ruolo. Allora in tal senso la Musica favorisce il benessere perché offre piena espressione degli aspetti cognitivi ed emotivi dell’individuo e della comunità di appartenenza garantendo, nell’accezione eco-sistemica, una forma più evoluta di benessere. In questo scenario, la condivisione e l’evoluzione storica dei percorsi suddetti sono gli elementi culturali che favoriscono il benessere.

“La musica dà un’anima all’Universo, ali alla mente, volo all’immaginazione e vita a tutto il resto”
(Platone)
Secondo la vostra esperienza quanto è importante ed in qualche modo necessario un dialogo costante tra arti e scienza?

La Musica è un’inestinguibile fonte di emozioni che entra in gioco da subito nelle primissime fasi della vita svolgendo un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’individuo.

La Musica facilita l’incontro tra persone lontane tra di loro individuando e rafforzando gli elementi comuni.

La Musica agisce sugli stati d’animo più profondi e sulle emozioni ed entra in immediata e diretta relazione con ciò che dell’uomo non si vede e non si tocca, evocando sensazioni e ricordi intimi ed intensi.

La Musica è intrinseca all’essere umano e ne è parte integrante senza mediazione; è una componente fondamentale dell’essere umano e c’è una perfetta coerenza tra gli elementi costitutivi della persona e quelli della struttura musicale.

Per tutti questi motivi, un progetto che prevede un’offerta musicale articolata e ben orientata all’interno di un percorso di umanizzazione e di promozione della salute in un ospedale, può rappresentare un valido strumento per mediare la frattura tra la vita quotidiana e il ricovero dei soggetti, mostrandosi sia come valido supporto nei confronti dei degenti sia nel restituire alla stessa degenza una cornice diversa.  L’azione musicale, se ben programmata e gestita, diventa un’arma potente e una straordinaria opportunità per sostenere i pazienti, in particolare quelli cosiddetti fragili, i bambini e gli anziani, permettendo di recuperare quella parte di serenità e di tranquillità, tale da rendere la cura medica e assistenziale efficace e tollerabile.

In ospedale ogni paziente, oltre a doversi confrontare con l’estraneità degli spazi asettici degli ambulatori, il rapporto con il personale medico e infermieristico, deve affrontare la sua nuova condizione di degente con un corpo sofferente, con l’impossibilità in alcuni casi di muoversi, e quindi, di vivere una situazione distante dalla normalità. Con attività musicali, proposte sotto varie forme si può cercare di fronteggiare quella sensazione di apatia e di irrealtà e di netto distacco dalla quotidianità.  Inoltre, la musica può evocare emozioni profonde, aprire nuovi scenari comunicativi, permettere il contatto con gli altri, favorire momenti di supporto reciproco, e soprattutto rompere il silenzio, che spesso caratterizza la condizione di tanti individui, nel periodo di degenza ospedaliera. La musica è una terapia in sé e, come tale, è inserita nel gruppo delle co-terapie, nel senso che contribuisce a dare armonia e serenità rappresentando una straordinaria opportunità di sviluppo di quella capacità e forza d’animo presente in ognuno di noi, la resilienza. Inoltre, può essere considerata un piccolo miracolo della quotidianità ospedaliera poiché può rendere possibile quel cambiamento positivo nell’approccio di chi, temporaneamente o stabilmente, ha cancellato il futuro e la normalità dalla sua vita.

La musica in ospedale è un’azione di profonda relazione umana, che vede protagonisti da un lato il musicista e dall’altro non solo il paziente ricoverato, ma tutto il complesso delle persone che si trovano in ospedale. Nasce uno scambio di emozioni, sensazioni, stati d’animo che può diventare, se ben condotto, estremamente positivo e salutare. Un’opportunità per migliorare un ambiente così particolare e difficile, alleviare dolori e preoccupazioni, diffondere creatività e cultura. Un’offerta musicale mirata ed organizzata in un contesto ospedaliero, così come in un qualsiasi altro contesto sanitario, si inserisce nel percorso di umanizzazione della sanità, nella ricerca di un miglioramento della qualità, dell’accoglienza e della vita di tutti gli attori presenti in ospedale (familiari, medici, infermieri, volontari, visitatori, ecc.) e nel ri-orientamento dei servizi sanitari verso obiettivi di salute.

Infine avete aderito a “Cultura è Salute”. Quali valori ne condividete?

Siamo stati molto contenti dell’invito ad aderire a “Cultura è Salute”.

Ne Condividiamo interamente i valori, poiché crediamo fermamente nell’importanza della cultura come alleato nella cura, nella riabilitazione e nel miglioramento della salute delle persone, dei giovani e delle persone in situazione di handicap. Riconosciamo che la partecipazione alle attività culturali ha effetti benefici dimostrati sulla salute e sulle prospettive di vita.

Promuovere e valorizzare la pratica culturale e favorire la fruizione della cultura nelle strutture sanitarie, come ospedali e centri socio-sanitari, rappresenta un impegno fondamentale per noi. Crediamo che l’integrazione delle arti nei processi di cura e riabilitazione possa portare notevoli vantaggi, sia per i pazienti che per il personale medico e per tutti i professionisti della salute. In conclusione, condividiamo pienamente i valori di Cultura è Salute e siamo impegnati a promuovere la cultura come strumento di cura, riabilitazione e miglioramento della salute, riconoscendo il suo potenziale benefico per le persone e la società nel suo complesso.