Diritti e Doveri

Perché “malasanità” e non “malapolitica”?
di GIAN PIERO SBARAGLIA

31 Marzo 2023

Tutti dicono: “Affinché non succeda più”. E poi risuccede. Regolarmente, purtroppo! Tutti vanno in tv rilasciando interviste, mettendosi in bella mostra e puntando il dito sulla crisi che in questi tempi sta investendo la Sanità, denunciando chi il super affollamento dei Pronto – Soccorso, chi la carenza del personale sia medico che infermieristico, chi il disamore verso la Medicina e le professioni sanitarie nella scelta dei corsi universitari da parte dei giovani. A tutto ciò si aggiunga anche la più acuta nota stonata delle aggressioni fisiche e verbali al personale sanitario, che stanno riempiendo in questi ultimi tempi le pagine dei mass-media; insomma ce n’è per tutti.

Non ultimi certi articoli comparsi su nostre riviste che invece di far luce sulle problematiche che sono alla base della crisi Sanitaria (vedi l’articolo sul Giornale La Previdenza- News del 29/03/2023: “Malasanità, 7 volte su 10 il medico non c’entra”), danno quasi un’impressione “ottimistica” rispetto alla sofferenza del mondo Sanitario, evidenziando che in fin dei conti, tra i contenziosi medico-legali, solo “7 volte su 10”.

È quel 30% cento in cui il medico c’entra che non dovrebbe essere messo in discussione, perché comunque, anche se bassa, pone in discussione la professionalità dei sanitari, che invece dovrebbe essere “TOTALMENTE” assolta, salvo casi eclatanti.

Facemmo già presente questa problematica, mettendo in evidenza che molto spesso, se non nella maggioranza dei casi, la malpractice non sarebbe da addebitare alla mala condotta medica, ma al fatto che in medicina “DUE PIÙ DUE NON  FA MAI QUATTRO!”, riferendoci al fatto che molte complicanze, dopo un intervento medico, spesso sono da addebitarsi all’insorgenza di particolari e talvolta improvvisi stati patologici di un paziente, e quindi da definirsi come complicanze mediche, potremmo dire, naturali, ma comunque connesse alla natura umana, come già a suo tempo aveva ben detto Galeno “Medicamentum est omne quod naturam nostram alterare potest”, cui fa eco il buon Lucrezio Caro che nel suo “De rerum natura”,risponde “quod cibus aliis est, aliis fiat (fuat) acre venenum”.

Ma questo, diciamolo, non è il più delle volte valutato e messo in campo da chi giudica l’operato del sanitario, verso il quale subito si grida alla malpractice e quindi si invoca il Risarcimento, mentre la Medicina Difensiva la fa da padrona! Ed ecco allora il crearsi di quella atmosfera di paura presso il personale Sanitario, che spesso abbandona o decide di non abbracciare più quelle professioni, perché sente il fiato della magistratura sul collo, e quindi rinuncia ad una professione tutt’altro che tranquilla e per nulla tutelata.

E qui entra in campo la mala politica, quella che non riesce ancora, ad esempio, a richiamare o definire, per la magistratura le stesse linee guida invocate per i Sanitari nel rispetto dei loro interventi; interventi, le cui complicanze, molto spesso e a sproposito, vengono definite IATROGENIA, quando a loro dire, le cose non sono andate bene. O ancora, quando il sanitario, trovandosi costretto ad operare in un ambiente oramai desueto, vetusto, con presidi altrettanto vecchi, purtroppo deve dare risposte a chi gli chiede salute, magari monche di quella modernità che l’ambiente in cui opera non gli offre, perché sprovvisto.

E che oggi le strutture Sanitarie, soprattutto quelle periferiche, siano da rifare ed ammodernare, è sotto gli occhi di tutti, mentre ancora oggi poco o nulla si fa per facilitare il personale Sanitario nell’ aggiornamento professionale, un problema che ricade come sempre sulla responsabilità individuale, ma che soprattutto per colpa dell’eccessivo lavoro in capo a questa categoria di lavoratori, limita o addirittura impedisce, la possibilità da parte di costoro di seguire corsi di aggiornamento come dovrebbe essere.

E la Politica sta a guardare.

Del Dott. Gian Piero Sbaraglia
MEDICO CHIRURGO
Spec. In Otorinolaringoiatria
Primario Otorinolaringoiatra
C.T.U. del Tribunale Civ. e Pen. di Roma
Direttore Sanitario e Scientifico Centro di Formazione
Misericordia di Roma Centro – ROMA