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COVID, PIANO VACCINI
Oltre 200 milioni di dosi dal 2021

Nei primi tre mesi del nuovo anno il governo annuncia che inizierà la distribuzione su larga scala, partendo dal personale medico, sanitario e dalle Rsa: in campo anche lʼesercito.

Saranno complessivamente 202 milioni le dosi di vaccino anti-Covid disponibili dal primo trimestre del 2021:inizialmente la priorità sarà data al personale medico, sanitario e alle Rsa. Per quanto riguarda invece la popolazione il vaccino sarà destinato prima agli over-80, poi alla fascia 60/70 anni e man mano alle altre fasce come i lavoratori essenziali, compresi quelli della scuola. Per la distribuzione è previsto anche il coinvolgimento dell’esercito.  Come già ribadito dal ministro della Salute, Roberto Speranza, secondo un’ottica europea, non si partirà con l’obbligo vaccinale, ma con la persuasione e informazione dei cittadini. L’obiettivo è raggiungere l’immunità di gregge, il che significherà in futuro poter vaccinare 40 milioni di italiani.

“Ogni dose di vaccino, in base alle conoscenze attuali, ha bisogno di richiamo e non sappiamo di quanto ci sia immunità” ha spiegato ancora Roberto Speranza, illustrando il piano di distribuzione su larga scala. “Quel che è certo è che tra i primi vaccini che saranno disponibili in Italia c’è quello della Pfizer, che arriverà tra il 23 e il 26 gennaio e le dosi andranno direttamente ai 300 punti di arrivo individuati, che sono gli ospedali”. Il piano prevede inoltre che la distribuzione del vaccino sia interamente statale: la gestione sarà centralizzata.

Dopo una prima fase in cui le vaccinazioni riguarderanno le categorie più a rischio, si procederà alle vaccinazioni di massa, utilizzando grandi spazi pubblici come palestre, spazi aperti e fiere. Nel piano del ministro Speranza, inoltre, si rileva come non si possa far coincidere la terza eventuale ondata con la campagna vaccinale: per questo l’obiettivo primario resta ora la flessione della curva epidemiologica.