Storie

La splendida “vendetta” di ALBERT BRUCE SABIN

29 Gennaio 2021

In tempi di feroci dibattiti e contrapposizioni sui vaccini anti-Covid e nella settimana che celebra la “Giornata della memoria”, torna di attualità la storia di Albert Bruce Sabin, il medico polacco di religione ebraica, che inventò il vaccino anti-polio.

“I nazisti mi hanno ucciso due meravigliose nipotine, ma io ho salvato i bambini di tutto il mondo. Non la trovate una splendida vendetta?”. (Albert Bruce Sabin)

Due nipotine uccise in un campo di concentramento nazista, ma Albert Bruce Sabin si vendicò a modo suo, inventando il vaccino contro la poliomielite. Nel 1939 annunciò infatti alla comunità scientifica la sua prima ed importante scoperta sulla natura del virus poliomielitico, che attaccava le fibre nervose, dimostrando che, a differenza di quanto si era creduto fino ad allora, la sede prediletta di tale virus era l’intestino.

Ma proprio mentre proseguiva le sue ricerche, in Europa scoppiò la seconda guerra mondiale, durante la quale Sabin perse due nipotine, uccise dalle SS. Il virologo intanto mise a punto il primo vaccino orale contro la poliomelite, decidendo di non brevettarlo, per distribuirlo a tutti gratuitamente.

Quando gli chiesero perché aveva fatto una cosa del genere, lui rispose: “Le SS mi hanno ucciso due meravigliose nipotine, ma io ho salvato i bambini di tutta l’Europa. Non la trovate una splendida vendetta?“.

Il vaccino contro la poliomielite elaborato dal dottor Albert Sabin, che falliva una volta su 750 mila somministrazioni, ha salvato negli anni milioni di vite.