Sanità e Territorio

Vaccino Covid dal medico di base –
35mila camici bianchi in campo

24 Febbraio 2021

Via libera al protocollo d’intesa nazionale tra medici di famiglia, Governo e Regioni che definisce la partecipazione dei medici di base, con l’avallo dei sindacati, alla campagna vaccinale in corso.

È stata siglata l’intesa tra Governo, Regioni e sindacati per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid. L’accordo è nato con l’obiettivo di accelerare la somministrazione dei vaccini che, ad oggi, procede a rilento, tra difficoltà organizzative e ritardi, da parte delle aziende farmaceutiche, nelle consegne.

Si tratta di una cornice nazionale che vede il coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale e che poi dovrà essere coniugata a livello regionale sia in base alle fasce della popolazione da vaccinare che alla definita logistica di conservazione dei vaccini. Ogni medico avrà un approvvigionamento certo che gli garantirà di rispettare i tempi organizzativi verso i propri assistiti e l’aggiornamento dell’anagrafe vaccinale. In tal senso sarà utilizzata un’apposita piattaforma di registrazione delle vaccinazioni effettuate a livello regionale da trasferire nei dati nazionali.

All’interno dell’accordo sono disciplinate anche le modalità della prestazione e l’obbligo di dotazione specifica dello studio medico, come già previsto per la somministrazione dei vaccini nell’ambito dei programmi di vaccinazione antinfluenzale. È possibile inoltre l’intervento professionale dei medici di medicina generale presso i locali delle aziende sanitarie (centri vaccinali) a supporto o presso il domicilio del paziente, a seconda di quanto prevedono gli accordi regionali.

Previsto anche un finanziamento aggiuntivo ad integrazione del Fondo sanitario e c’è l’impegno del Governo ad adottare uno o più provvedimenti di urgenza per lo stanziamento delle risorse necessarie.