Medico-Paziente

Donne e prevenzione, “Linfa Associazione contro il cancro O.N.L.U.S”.
Di LUCA ROTUNNO

8 Marzo 2021

Il responsabile della Pronto Soccorso Oncologico e del Centro Senologico Personalizzo, il Dottot Luca Rotunno, presidente della Linfa Associazione contro il cancro, presenta il progetto messo in campo dalla sua associazione: la “Linfa Associazione contro il cancro O.N.L.U.S”, di Vicenza.

Il Pronto Soccorso Oncologico (PSO) è una realtà che ha preso vita grazie alla volontà della Linfa, che ha sede a Vicenza, ma offre sostegno a tutti gli utenti del territorio nazionale. Dal lunedì al sabato, in orario d’ufficio, i volontari, oltre ad assolvere i compiti di prenotazione, sono a disposizione per accogliere il bisogno di chi chiama allarmato perché sospetta di avere una lesione cancerosa. I volontari, contatti attraverso il numero verde gratuito a disposizione dei pazienti (800.713.270) segnalano, in tempi brevissimi (24-48 ore), il caso allo specialista più idoneo e, successivamente, il medico contatta il paziente o per concordare una prima visita (gratuita) oppure per rassicurarlo o indicargli il percorso più idoneo da intraprendere. La tempistica è certamente a favore del paziente, perché impedisce di creare ansie inutili, attese snervanti, liste d’attesa lunghissime, perdendo magari tempo prezioso nel caso ci fosse bisogno di un intervento chirurgico. Comunicazione-informazione-professionalità sono alcuni dei sigilli di garanzia del PSO.

Per quanto concerne il Centro Senologico Personalizzato, saper cogliere le necessità di ogni singola paziente che si appresta ad attuare la prevenzione, diagnosi, terapia e il follow-up del carcinoma mammario, è stata una delle principali motivazioni che ci hanno incentivato ad aprire il centro. La ricerca scientifica è in continua evoluzione per studiare le cause che provocano il cancro; nel frattempo l’arma vincente che permette di diminuire la mortalità per il cancro al seno è la prevenzione, che ci consente di fare una diagnosi precoce anticipando i danni causati dal tumore. Nelle donne che superano i 40 anni d’età, eco-color-doppler rappresenta un aiuto nella diagnosi del cancro mammario contribuendo ad evidenziare nuovi casi che sarebbero sfuggiti con la sola mammografia; quest’esame permette di dimostrare la crescita e la diffusione del cancro correlata alla capacità delle cellule neoplastiche di formare nuovi vasi (teoria dell’angiogenesi).Le pazienti vengono contattate dalle infermiere, quando sono trascorsi i sei mesi dall’ultimo controllo, e le visite coinvolgono le donne dai 18 anni per informare precocemente sull’importanza della prevenzione e dell’autopalpazione dei seni come primo strumento per conoscere la morfologia delle mammelle e dei cavi ascellari.

Le visite iniziano da questa età anche per migliorare le abitudini alimentari, consigliando di mangiare alimenti non trattati ed evitando, ad esempio, carni di filiera come i pollami, tacchini e vitelli che purtroppo vengono sempre più spesso trattati con dosi massicce di antibiotici ed ormoni. Le donne vengono informate anche circa l’utilizzo di terapie ormonali come gli estrogeni oppure le terapie sostitutive che devono essere assunte sempre sotto controllo specialistico e, quanto sono veramente necessarie, con intervalli di sospensione dell’anticoncezionale. Nella nostra esperienza, l’utilizzo dell’eco-color-doppler, si è rivelato indispensabile per evidenziare la presenza di processi infiammatori localizzati, permettendoci di instaurare una terapia antiflogistica naturale a base di radice di gambo di ananas e olio di borragine, che ci ha permesso di ottenere dei risultati sorprendenti. Abbiamo osservato che, con la scomparsa dell’infiammazione, si sono notevolmente ridotti i casi di patologia mammaria benigna ed anche i casi di cancro della mammella. Il protocollo, con visite semestrali, è utile per monitorare, prima della formazione di una patologia neoplastica, la presenza di un quadro infiammatorio, che viene evidenziati con l’esame dell’eco-color-doppler.

Considerando la recente letteratura, che afferma che l’infiammazione trascurata può comportare la formazione di un quadro neoplastico, noi, con l’uso della terapia antiflogistica, evitiamo la trasformazione di una lesione benigna in una lesione cancerogena.  Presso nostro centro senologico personalizzato, le pazienti vengono seguite con esami non invasivi, come l’eco-color-doppler e l’elastosonografia. Quest’ultima si tratta di una tecnica che fornisce informazioni relative all’elasticità dei tessuti. Possiamo affermare che il suo utilizzo è un’alternativa all’esame dell’agoaspirato, che, oltre ad essere un esame molto invasivo, nel 70-80% dei casi, non si rivela necessario ed inoltre riduce i costi e lo stress del paziente.