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Vaccini anti-Covid, al via le prenotazioni per gli over 50

7 Maggio 2021

Considerato il buon andamento generale della campagna vaccinale anti Covid, il commissario straordinario, Francesco Paolo Figliuolo, apre a nuove fasce d’età per la prenotazione del siero.

Vaccini per gli over 50, l’Italia apre le prenotazioni. Con la metà di maggio, dunque, aumentano le fasce d’età coinvolte per la prenotazione del siero e la successiva somministrazione.  La Struttura Commissariale ha disposto l’avvio delle prenotazioni fino ai nati nel 1971. Un’apertura che avrà carattere di gradualità ed è suffragata dal buon andamento della campagna vaccinale su scala nazionale delle categorie prioritarie, ovvero gli over 80 ed i fragili, come specificato nell’ordinanza n. 6 del 9 aprile 2021. Le prenotazioni per i cittadini over 50 verranno recepite, ferma restando la priorità per le persone affette da patologie o situazioni di compromissione immunologica che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19, seppur senza quella connotazione di gravità riportata per le persone fragili.

A permettere questa ulteriore apertura è stato anche l’accumulo nei frigoriferi di 4,7 milioni di dosi di vaccini, oltre due milioni dei quali di Pfizer più i 17 milioni in arrivo a maggio. Sono finora oltre 22 milioni le dosi somministrate e si va verso i 7 milioni di vaccinati anche con richiamo. La campagna non ha visto superare l’iconico mezzo milione di iniezioni al giorno del 30 aprile, ma si mantiene comunque ben sopra le 400 mila quotidiane, anche se restano differenze importanti tra le varie Regioni.

Ad esempio la Lombardia, dopo le difficoltà e le titubanze iniziali, è riuscita a somministrare l’83,4% delle dosi di AstraZeneca (la Sicilia all’estremo opposto il 50,4%). Il Lazio, che è una delle Regioni più virtuose da questo punto di vista, tenta di stare ancor di più all’avanguardia ed annuncia l’intenzione di vaccinare anche i trentenni entro la fine di luglio.  In generale ad oggi circa un quarto degli italiani (25%) ha ricevuto almeno una dose di vaccino: tra loro i tre-quarti degli over 70, quelli più a rischio di conseguenze gravi o mortali per il Covid.