Diritti e Doveri

Green pass sì, green pass no
di STEFANIO BIASIOLI

Di Stefano Biasioli, già primario in reparti di Nefrologia-Emodialisi, ora pensionato e libero professionista in nefrologia ed endocrinologia.

No, non scriveremo di chi vuole o non vuole fare il green pass.
No, in questo articolo ce la prendiamo contro i “folli” (secondo lo Zingaretti, folle= persona che agisce senza senno e senza raziocinio) che hanno scritto e varato il recente decreto relativo al green pass (indicazioni, direttive, imposizioni varie).
Forse ai più è sfuggita – ma a Noi no – una serie di effetti distonici e potenzialmente devastanti del decreto stesso e in particolare dell’Allegato 1.

BREVE RIASSUNTO

Tutto parte dal decreto legge n° 127/2021 che (art. 1, c. 5) prevede il varo di linee guida sul green pass. Su proposta dei ministri Brunetta e Speranza sono state vergate scritte queste linee guida, approvate poi dalla Conferenza Unificata del 07/10/21.
Il tutto ha dato origine a un ennesimo DPCM (12/10/21) inserito poi nella GU n° 246 (14/10/21): è costituito da un solo articolo e dal famigerato Allegato 1.

Il SUCCO delle NORME

Tutti i soggetti che lavorano in strutture pubbliche o private, per lavorare, debbono essere muniti di green-pass (fatti salvi motivi clinici gravi). I dirigenti che non controllino il possesso del green pass o del tampone dei loro dipendenti, vanno sanzionati. I lavoratori che non posseggano o l’uno o l’altro vanno sospesi dal lavoro. Le stesse regole valgono anche per i fornitori delle strutture pubbliche o private.

TUTTO SEMPLICE e LINEARE?

Assolutamente no. Perché i brillanti estensori dell’allegato hanno chiaramente scritto che queste regole non valgono per gli UTENTI. Per la precisione “l’unica categoria esclusa dall’obbligo del green pass è quella degli UTENTI”!!!!

CONSEGUENZE

Se voglio andare al ristorante (stanze interne) debbo possedere il green pass, altrimenti non entro. Se voglio guidare un autobus devo avere il green pass, ma i passeggeri no.

ANCORA PEGGIO

Molta gente, da quando è scoppiata la pandemia, ha scoperto che l’ospedale è un luogo non solo di cura ma anche un luogo di potenziali infezioni.Ogni ospedale ha infatti decine di ambulatori, essenziali per l’attività ambulatoriale sui pazienti esterni.
Ebbene, medici, infermieri, tecnici sanitari – per lavorare e venir pagati – debbono possedere il green pass.
Invece CENTINAIA di PAZIENTI AMBULATORIALI potranno accedere quotidianamente in ospedale, SENZA POSSEDERE il GREEN PASS (10% dei pazienti, da una personale statistica). Ebbene, costoro percorreranno corridoi, saliranno in ascensore, andranno nelle sale di attesa (15-45 minuti, se ambulatori specialistici; ore se in Pronto Soccorso), e verranno poi visitati o sottoposti ad indagini strumentali (con varia tempistica).
Chiunque può capire che si tratta di PERSONE a RISCHIO:i pazienti non vaccinati e il personale vaccinato. Si, perché anche il personale vaccinato può infettare o essere infettato (5-10% dei casi, in relazione al grado di copertura vaccinale).

HA SENSO TUTTO CIÒ? O È UNA SOLENNE CAVOLATA, priva di un minimo di logica?

Si è imposto il green pass per forzare “i refrattari alla vaccinazione” a vaccinarsi. Il risultato è stato parziale, nonostante il cicaleccio delle fonti ufficiali, sempre prostrate davanti a Draghi & C.
Ancora una volta, si è scaricato il problema (vaccinazione) sui soggetti terzi (datori di lavoro e assimilati).
NON si è AVUTA la CAPACITÀ POLITICA di IMPORRE la VACCINAZIONE OBBLIGATORIA e si sono SCELTE STRADINE TORTUOSE e PERICOLOSE.
Già. Ho cercato di spiegarlo, vanamente, a 2 NO VAX CHE HO DOVUTO VISITARE, ieri. 2 no-vax su 20 pazienti; 10%…oggi, ma mi è successo anche martedì e lunedì…
IO ho visitato le 2 pazienti, ho fatto il mio dovere. Ma se fossero state contagiose, quanti pazienti in attesa avrebbero potuto infettare, oltre al Sottoscritto?
Già, vaccinato con Pfizer: seconda dose a fine aprile (6 mesi fa) e con un titolo anticorpale (IgG anti COVID) calante…

Nessuno ha pensato anche agli aspetti medico-legali di questo fantomatico Allegato 1? Per non parlare di possibili sceneggiate, poco consuete negli ambulatori…

Purtroppo solo Noi vecchiotti abbiamo avuto lezioni di educazione civica!