Di Nicolina Gallello, medico di medicina generale Biella
La redazione “La voce dei medici” riceve questa toccante riflessione di un medico, che in tempi di guerra e di inaudite violenze, riflette sullo scorrere del tempo e sulla fugacità della vita, attraverso il ricordo dei suoi pazienti e dei legami che ha intrecciato con tutti loro nel corso della sua carriera.
Siamo medici, avvezzi alle cose tristi, ma pronti a sorridere anche per piccoli successi e a stare sempre dalla parte del più deboli. Conosciamo famiglie per 30-40 anni, persone forti e piene di vita e le accompagniamo per anni, fino all’epilogo. Abbiamo ricevuto cartoline dai loro viaggi per il mondo, custodite gelosamente nelle bacheche dei nostri ambulatori, felici per aver ricevuto un pensiero da parte di tutti loro.
Poi ci pensa il tempo a levigare tutto, porta via con sé la giovinezza, la forza, la bellezza ed in cambio “regala” dolori, demenza, morbo di Parkinson, malattie oncologiche. Allora mi viene in mente la frase che mi hanno ripetuto più spesso nel corso della mia vita:
“Dottoressa, NON PERDA TEMPO! Faccia ora quello che deve fare perche il tempo passa in fretta”
E adesso è davvero dura vedere questi corpi e queste menti soccombere, lasciare il passo, ritirarsi fino a sparire…ma per sempre rimarranno nella memoria il vissuto, i discorsi, i racconti, gli insegnamenti. Impossibile che sparisca tutto di loro (i pazienti, ndr) perché si è fatto un lungo viaggio insieme.
Quanti sguardi sulle loro vite familiari ci hanno lasciato dare… ancora adesso semino sementi che mi hanno regalato e mi porto nel cuore i loro insegnamenti. Un piccolo seme di vita che rinasce, quando guardo una piantina crescere, mi riporta davanti il volto la gentilezza dell’essere umano: perché l’uomo è soprattutto questo e nient’altro.
