Medico-Paziente

I PPI nella malattia da reflusso gastroesofageo: un caso clinico
di GIUSEPPE CINQUEPALMI

27 Giugno 2022

Pz di anni 50 in terapia cronica con Pantoprazolo 40 mg, assunto al mattino ed a digiuno, per malattia da reflusso gastroesofageo (GERD)

esegue nel 2019 EGDS:

Alla luce del quadro endoscopico, su consiglio del medico curante, assume la terapia la sera prima di coricarsi o comunque almeno un’ora dopo cena e solo in caso di pirosi retrosternale.

Nel 2021 ripete la EGDS che rileva

la scomparsa dal quadro istologico della displasia, pur persistendo l’esofagite da reflusso precedentemente descritta.

CONCLUSIONI

Considerato che:

  1. i picchi di maggiore acidità si hanno nelle prime ore del mattino (dalle 2 alle 6 secondo vari studi);
  2. l’acidità notturna non è ritmata dai pasti;
  3. il clinostatismo favorisce il reflusso;
  4. il pH2 che si raggiunge durante i pasti è indispensabile all’attivazione dei succhi gastrici ed enzimi pancreatici oltre che alla sterilizzazione del cibo;
  5. la tosse notturna migliora fino a scomparire con l’assunzione del farmaco la sera almeno un’ora dopo cena o meglio ancora prima di coricarsi…forse non è il caso di assumere PPI per lunghi periodi ad alto dosaggio.
Dott. Giuseppe Cinquepalmi
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