Cultura è Salute

Arte e terapia cromatica
di MARIA RITA SEBASTIANA GARUFI

16 Novembre 2022

Sono nata in Sicilia “nel secolo scorso” in un caldo pomeriggio di luglio, all’ombra della Madonnina dello Stretto e sono cresciuta nella culla della civiltà jonica impregnandomi della salsedine del mare di Taormina, nutrendomi del profumo dei gelsomini, innamorata della bellezza della Montagna.
Gli eventi della vita, dopo la Laurea in Medicina e Chirurgia e la Specializzazione conseguite nell’Ateneo Messinese, mi hanno indotto a percorrere strade che mi hanno portato lontano da casa mia, sulle rive del lago di Como prima e tra le montagne della Valtellina dopo.
 Luoghi che, nel mio cuore, si sono aggiunti a quello natio e parimenti sono amati.  
Siciliana di nascita, valtellinese di adozione, sposata con un brianzolo.
Un connubio armonioso di tradizioni, arti, letteratura, cucina, usi, dialetti, modi di vivere.

L’arte, di casa nella famiglia, nelle sue diverse espressioni era sbocciata in una tecnica particolare, già ai tempi della scuola media, quando l’insegnante di educazione artistica lasciò la classe libera di esprimere la propria creatività. Scoprii così di riuscire a “dialogare” con lo spago, a condurlo dolcemente alle forme che desideravo, a dare vita a ciò che volevo rappresentare, anche se spesso era lo spago a condurmi a forme che non avevo previsto, che mi appagavano e mi acquietavano dopo intense giornate di lavoro.  Io e quest’arte siamo cresciuti insieme, ma dopo alcune mostre, il rapporto tra me e lo spago divenne così intimo e personale, dal momento che gli intrecci altro non erano che le confidenze del mio intimo intriso dei sentimenti, dei dolori e della sfera affettiva dei miei pazienti, per cui solo le pareti di casa conobbero i nostri dialoghi, a volte incorniciati come gemme e a volte in semplici e sobri listelli di legno.

Poi la pandemia.
Lo smarrimento.
Il dolore.
La morte.
Il silenzio.

E poi la vita, la nuova vita che si fa strada tra le macerie di un evento che ha cambiato il vivere quotidiano.

Entrambi, la mia arte ed io, ci sentimmo pronti a mostrarci agli altri.
Ed è iniziata così la nostra avventura in giro per l’Italia e per l’Europa: Barcellona, Londra, Venezia, Roma, Cesenatico, Forlì, Milano, Bassano del Grappa, Cellino San Marco.
Pubblicazioni in cataloghi tra i quali “Annuario 2022” con annessa quotazione e “Arte in quarantena” editi Mondadori, video esposizioni e mostre in presenza. 
Arrivano i primi riconoscimenti, le critiche, gli apprezzamenti.
Ed è bello tornare a casa, accarezzare lo spago e sentirmi dire: mi racconti un’altra storia?
Ed in un attimo mani e spago si annullano nella dolcezza dell’appartenersi, nell’estasi di una nuova creazione.