Cultura è Salute

La cura delle ferite nell’arte
di MASSIMO PAPI

9 Aprile 2021

Il prestigioso webinar, organizzato da “International Journal of Lower Extremity Wounds” che si occupa di cura delle ferite e delle ulcere cutanee croniche, ospita questo mese il Dottor Massimo Papi, dermatologo e membro del comitato scientifico di “Cultura è Salute”. Vi proponiamo i passaggi più significativi del suo saggio in materia.

La sfida di riuscire a guarire le ferite cutanee è iniziata con lo sviluppo di questa patologia nella specie umana. Nel corso dei secoli sono state proposte diverse modalità di cura da singoli medici o intere comunità, basate su dottrine religiose, visioni mistiche o l’esperienza empirica. La maggior parte di queste sono state accreditate per molti anni e poi sostituite da altre. Le battaglie tra dogmi medico-religiosi, conoscenze scientifiche e approccio empirico, caratterizzano l’ultima parte del secondo millennio e alcuni aspetti della cura moderna delle ferite sono ancora influenzati da esse. La teoria di Ippocrate (460-377 b.C) basata sugli umori cardinali, condizionerà tutte le scelte mediche fino al Medio Evo avanzato.

Achille benda la ferita di Patroclo – Ceramica di Sosia V Sec aC

Nel corso della storia della Medicina, Ippocrate è stato ripetutamente supportato da altri medici famosi, come Galeno (1° secolo d C a Roma) o l’arabo Avicenna (1000 d.C.), che nel suo “De ulceribus” ha riaffermato il concetto che curare un’ulcera è molto a rischio, soprattutto per gli anziani, essendo la ferita la via di uscita dal corpo degli umori maligni, sostanze nocive immagazzinate nella pelle. Il concetto che un’ulcera è un meccanismo autopurificante ha influenzato la pratica medica per molti secoli.

Domenico Di Bartolo – La cura degli infermi –
1440, S. Maria della Scala – Siena

Nonostante alcune teorie della Medicina ufficiale riguardante la guarigione delle ulcere, credo che l’approccio pratico e le tecniche di cura delle ferite siano stati notevolmente condizionati dalla reale necessità di ottenere una guarigione completa. In effetti, possiamo ipotizzare che le ulcere “passate” fossero dolorose come quelle “presenti”, e che la cronicità fosse il maggior pericolo che impediva ai pazienti di essere attivi. E questo era un grande handicap prima della rivoluzione industriale e dei sistemi sanitari avanzati! La gestione storica delle ferite è stata documentata da una serie di dipinti, disegni e sculture. Essi sono una preziosa testimonianza della evoluzione dell’arte della cura nel corso della storia. Allo stesso tempo, sorprendentemente, rivelano modalità che sono ancora in uso o di recente rivalutazione.

Ulcera su tatuaggio

Un tour nel mondo delle belle arti e della cura della ferita, ci ricorda la difficoltà di questa “arte”, nonostante gli enormi progressi nella tecnologia e le conoscenze biologiche. Lo scopo dell’articolo è quello di rivedere e ripensare ai modi comuni di trattare le ferite in passato e di confrontarle con le novità attuali e i nuovi concetti del wound care.