Diritti e Doveri

Vaccini e Legge 29: una norma lesiva?
di SERGIO GULLINI

9 Aprile 2021

Ci scrive il Dottor Sergio Gullini, gastroenterologo di Ferrara, per una serie di riflessioni ed interrogativi sulla gestione della campagna vaccinale e sulla Legge 29 del 2021, emanata appena un mese fa dal governo.

Mentre il Governo assicura di voler potenziare l’erogazione dei vaccini, viene emanata il 12 marzo 2021 la LEGGE n. 29,profondamente lesiva nei confronti del personale sanitario in pensione che ha aderito ai bandi nazionali per vaccinatori, appositamente emessi dal Commissario Covid all’inizio dell’anno. Questa nuova legge, emessa dopo i bandi, decreta che ai medici vaccinatori che hanno aderito al bando, a fronte del ricevimento di compensi per eseguire il loro compito 38 ore la settimana, verrà trattenuta la pensione, con notevole danno economico per gli stessi!

In particolare l’Art. 3-bis. (Incarichi  retribuiti  al  personale  sanitario collocato in quiescenza) recita: “in relazione allo  stato  di  emergenza epidemiologica da COVID-19 le aziende sanitarie e socio-sanitarie, in deroga all’articolo 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio  2012,  n.95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, possono conferire incarichi retribuiti, con scadenza non oltre il  31 dicembre 2022, al personale sanitario collocato in quiescenza  avendo maturato i requisiti anagrafici e contributivi per  il  pensionamento di vecchiaia, nel rispetto di quanto previsto  dall’articolo  11  del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35, convertito,  con  modificazioni, dalla legge 25 giugno 2019, n. 60. Conseguentemente non è erogato il trattamento previdenziale per le mensilità per cui l’incarico è retribuito”.  

Non so cosa dire! Ancora una volta una manina burocratica vuole sabotare un progetto, creare tensioni ed avvelenare il clima nazionale?

Da notare che il D. L. n. 18 del 17 marzo 2020 consente, anche ai pensionati che avevano fatto ricorso a “quota 100” di cumulare i redditi percepiti per incarichi di lavoro autonomo con il trattamento pensionistico, proprio per affrontare l’emergenza da COVID-19, mentre la nuova legge, non annullando quella del 2020, sembra impedire il cumulo solo per chi ha conseguito la pensione di vecchiaia, determinando quindi una palese ingiustizia, senza spiegare i motivi di questa evidente incoerenza

Infine, mentre il Commissario di Governo ricorre anche ad ipotesi pericolose per aumentare le possibilità di vaccinare, quale quella di far fare le vaccinazioni ai farmacisti, facendogli fare attività sanitarie per le quali non sono stati formati ed esponendo loro e i cittadini a pericolosi rischi, si vuole invece trattare esperti medici in pensione in maniera vessatoria! Possibile che al Ministero della salute nessuno se ne sia accorto? Le Agenzie deputate all’arruolamento del personale sanitario hanno avvertito i loro associati di questa nuova legge? Cosa si può fare per superare questo assurdo ostacolo? Il personale sanitario arruolato dalle Agenzie che si trova in queste condizioni, deve sospendere subito il lavoro, per non vedersi ritirata la pensione da una legge deliberata dopo che si erano attivate le assunzioni, chiedendo la risoluzione del contratto per giusta causa per evitare possibili sanzioni?

Cordiali saluti,

Dr. Sergio Gullini