Medico-Paziente

Clopidogrel vs ac. acetilsalicilico nel danno gastrico
di GIUSEPPE CINQUEPALMI

22 Dicembre 2021

La cardioaspirina è sicuramente il più potente antiaggregante piastrinico e pertanto domina nelle terapie dei soggetti con cardiopatia ischemica. Il suo uso prolungato determina però effetti attribuibili non solo al blocco della ciclossigenasi ma anche ad un potere citolitico diretto su cute e mucose con cui viene a contatto e che a livello gastrico si manifesta con iperemia ed ulcerazioni, fino ad emorragie nei casi di erosioni più profonde. Perciò si consiglia l’assunzione durante i pasti (mescolandola col cibo) e dei “gastroprotettori”. Tale effetto però non scompare del tutto perché nella fase finale della digestione (contrazione bulbo-antrale) alcune particelle di acido acetilsalicilico vengono comunque a contatto con la parete gastrica determinando un effetto comprendente alcune microulcerazioni visibili alla gastroscopia.

Foto 1. In terapia con acido acetilsalicilico 100 mg/die

L’effetto scompare dopo trattamento sostitutivo con clopidogrel.

Foto 2. Dopo 3 mesi di terapia sostitutiva con clopidogrel 75 mg/die


Dott. Giuseppe Cinquepalmi
Convenzionato SSN per la Medicina Generale
Via Roma, 33 70010 Capurso (BA)
Email: giuseppecinquepalmi@tiscali.it