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Reinfezione da Covid: Oxford cerca volontari

20 Aprile 2021

Per studiare i possibili effetti da “seconda volta”, i ricercatori osserveranno il comportamento del virus su 64 giovani, tra i 18 e i 30 anni, che saranno monitorati costantemente in ospedale. L’analisi consentirà di realizzare vaccini e cure migliori per il futuro.

Come reagisce l’organismo, se entra a contatto con il Covid una seconda volta, dopo essere già stato infettato dal virus ed aver superato la malattia? Partendo da questo interrogativo l’Università di Oxford sta mettendo a punto un esperimento di “human challenge”, che coinvolgerà 64 giovani volontari di età compresa tra i 18 e 30 anni. I volontari saranno reinfettati all’interno di un ambiente protetto e saranno costantemente monitorati da un’equipe medica, che valuterà le reazioni dell’organismo. Lo studio durerà 12 mesi, in cui sono inclusi 8 appuntamenti di follow-up dopo successivi alla dimissione. 

L’obiettivo della ricerca è definire la “quantità” di virus necessaria per reinfettare una persona dopo un primo contagio, ma anche capire che tipo di risposta può dare il sistema immunitario. I volontari, che manifesteranno sintomi, riceveranno un trattamento monoclonale sviluppato da Regeneron, che contiene anticorpi capaci di ridurre il rischio di progressione della malattia. Secondo i risultati di alcuni recenti studi, infatti, una prima infezione da Covid potrebbe non proteggere i giovani da una successiva ricaduta. Negli Stati Uniti, ad esempio, ben 10 giovani su 100 vengono colpiti di nuovo colpiti dal virus.

Il test di Oxford, in partenza dal mese prossimo, prevede due fasi: la prima coinvolgerà 64 volontari e stabilirà la dose più bassa di virus che può attaccare un organismo umano. Una volta definita la quantità, questa sarà usata per infettare i partecipanti nella seconda fase dello studio, che avrà inizio in estate. Lo studio ha la finalità di realizzare vaccini e trattamenti migliori di quelli attualmente disponibili e di capire al contempo se e quanto le persone restano immuni dopo essere guarite.