Page 30 - La Voce dei Medici - n°2 - 2023
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                                                    EDERE CON LA MENTE



                                                    IL PROGETTO “NEUROARTIFACT”

                                                    AL MUSEO ETRUSCO DI ROMA







                                                               come funziona la percezione e la reazione delle aree neurali
                                                               ed emotiva alla visione dell’oggetto/artefatto museale anche in
                                                               relazione alla propria conoscenza, competenza e attività. Per
                                                               fare  questo,  come  anticipato,  abbiamo  promosso  un  gruppo
                                            intervista alla    interdisciplinare che comprende archeologi, neuroscienziati,
                             Dott. ssa Vincenza Ferrara        psicologi, fisiologi, data analyst, statistici. Uno degli obiettivi
                                                   (in foto)
                                                               era verificare le possibili differenze di impatto e di coinvolgi-
                                               a cura di E.M.  mento emotivo durante la percezione dell’opera in museo a
                                                               attraverso un visore di realtà virtuale in laboratorio.
                    i racconta la genesi del progetto ed in cosa consi-
                    ste?                                       Quali risultati avete osservato? E qual è stata la rilevanza dell’ini-
                                                               ziativa in termini di benessere dell’individuo?
                    Il progetto “NeuroArtifact” nasce dallo scambio di
                    idee sulle tematiche delle neuroscienze collegate   Attraverso gli strumenti per la registrazione dei dati relativi
         C ai manufatti artistici ed archeologici con il Prof.   all’EEG, grazie alla collaborazione dei ricercatori della startup
          Maurizio Forte della Duke University, archeologo che da diver-  BrainSigns e quelli raccolti con l’eye-tracker, abbiamo valuta-
          si anni cerca di utilizzare le novità tecnologiche per compren-  to come la percezione di un’opera d’arte, in questo caso il
          dere la relazione tra i manufatti archeologici e i loro produttori.   “Sarcofago degli Sposi”, possa promuovere gradi di atten-
          Questa esigenza ha incontrato i miei studi su quanto la per-  zione, emozione in relazione a parametri quali l’età, il ge-
          cezione dell’arte e la sua fruizione attraverso l’applicazione di   nere, la competenza disciplinare o la conoscenza dell’ope-
          metodi pedagogici, come quello delle Visual Thinking Strategies,   ra stessa. È stata registrata una migliore reazione attenzionale
          possa influenzare l’attività delle aree neurali e più in generale   davanti all’opera in museo, anche se per altri parametri come
          la reazione fisiologica di una persona. La possibilità di colla-  il coinvolgimento emotivo non si registrano differenze impor-
          borare per un anno durante il visiting professor del Prof. Forte,   tanti. Stiamo ancora analizzando e comparando i risultati, ma
          ospite del Laboratorio Arte e Medical Humanities della Facoltà   è già possibile indicare che la maggioranza dei partecipanti ha
          di Farmacia e Medicina della Sapienza, ci ha permesso di pro-  indicato uno stato di calma sia di fronte all’oggetto al museo
          muovere un gruppo di ricerca e di raccogliere altri esperti del   che durante la visione virtuale in laboratorio.
          settore, provenienti dalle diverse discipline utili alla progetta-
          zione e realizzazione del progetto come il Prof. Fabio Babiloni,   Qual è il rapporto con il tema di “cultura è salute”?
          Prof. Marco Iosa, Prof. Marco Alfò e con la collaborazione del
          dott. Valentino Nizzo Direttore del Museo Nazionale Etrusco di   Gli studi del settore ci indicano quanto la fruizione dell’arte sia
          Villa Giulia. Scopo del progetto è stato quello di indagare   utile per la promozione del benessere e della salute. Altri proget-
          l’impatto degli oggetti archeologici sulle persone in ter-  ti dei membri del gruppo di ricerca hanno contribuito a valuta-
          mini di coinvolgimento emotivo, di benessere, di appren-  re l’impatto sulla riabilitazione neurologica, come ad esempio
          dimento e di sviluppo cognitivo. L’obiettivo è comprendere   la sperimentazione con le pazienti di “Lupus” e con il progetto


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