Page 34 - La Voce dei Medici - n°2 - 2023
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COM'È PROFONDO


          IL MAR





          Gio Montecavalli, un pescatore di sogni In dialogo con

          Joseph Conrad, Alessandro Baricco, Lucio Dalla



          Mostra di pittura



                                                               sa in una giornata del master “Poetica” di “Cultura è Sa-
                                                               lute”, con Salvatore ci siamo trovati a commentare quanto
                                                               stavamo vivendo, le emozioni evocate, le scoperte che
                                              intervista a     stavamo facendo. Così, per associazione, gli ho raccon-
                                      Dott. ssa G. Albieri     tato dell’inaspettato ritrovamento del trittico e del suc-
                                          Dott. S. Cosma       cessivo lavoro di ricerca a cui mi aveva indotto, la lettura
                                                   (in foto)
                                                               di alcune pagine letterarie e l’ascolto analitico di alcuni
                                               a cura di E.M.  brani musicali.  In  definitiva  gli  ho  raccontato  della  sco-
                                                               perta che diversi linguaggi artistici potevano dialogare fra
                    a un master “Club Medici” per la prima volta nasce
        D           un progetto come questo, in cui sono DUE MEDICI

                    ad organizzare una mostra d’arte e di pittura. Par-
                    tiamo dalla genesi di questa iniziativa? Cosa vi ha
                    mosso e con quale finalità?


          Gabriella Albieri: Nella ricerca e catalogazione dei dipinti
          di Giovanni Montecavalli ho scoperto che oltre al tema del-
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          le Iperboli  ,  nella sua produzione il mare è un protagonista
          centrale. Montecavalli, che era un marinaio e un pescato-
          re sportivo, subiva il fascino irresistibile del mare. Diceva:
          “Il mare è mio fratello, mai monotono, mai ripetitivo, mai
          uguale”. Oppure citava Conrad: “Il mare complice dell’irrequie-
          tezza dell’uomo... della mia irrequietezza”. Catalogando i suoi
          quadri, dove il mare è ora grande personaggio ora scenario,
          ho scoperto tre dipinti  astratti, monotipi su  carta  Washi
          realizzati nel 2012, l’anno della morte di Lucio Dalla, tutti
          intitolati “Com’è profondo il mare”, numerati: 1, 2 e 3.
          Ho pensato  ad una  citazione ripetuta  del capolavoro  del
          cantautore bolognese, forse una ricerca dialogante e inter-
          pretativa; forse una citazione per immagini, come quelle
          letterarie di Conrad. Così ho ascoltato più e più volte la can-
          zone, come si fa con le poesie, e riletto, con uno “sguardo”
          diverso, sia il testo di Dalla che alcune opere di Conrad e
          Baricco.
          In occasione di un momento conviviale, durante una pau-
                                                                          1. Le iperboli come tentativo di rappresentare l’esperienza emozionale
                                                                            del morire cfr: https://www.lavocedeimedici.it/2022/01/25/gio-liperbolico-
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